Castigo by Ferdinand von Schirach

Castigo by Ferdinand von Schirach

autore:Ferdinand von Schirach
Format: epub
pubblicato: 2019-11-04T16:00:00+00:00


Sabato santo

Il commissariato di polizia si trova in un edificio degli anni Sessanta in calcestruzzo lavato. La portano in una sala riunioni per il colloquio con l’avvocato. I tavoli, le sedie e i computer sono coperti da teli di plastica, c’è odore di pittura e vernici. Lei dice che ha bisogno di fare una doccia. Il poliziotto si scusa e spiega che non è possibile, ci sono lavori di ristrutturazione in tutto l’edificio. Le toglie le manette.

Una volta rimasta sola con l’avvocato, lei ripete quello che ha detto ai poliziotti. L’avvocato la ascolta, rigira una penna stilografica tra le dita e la guarda. Poi le dice che spesso è meglio che un difensore non sappia la verità. In questo modo è piú facile farsi venire dei dubbi, trovare falle nelle accuse, incompletezze o illogicità. Però qui, continua, è diverso. Ci sono già troppi indizi a suo carico. L’avrebbero tenuta in carcere sotto custodia cautelare, e anche se mesi dopo, nel processo, si fosse riusciti a farla prosciogliere da ogni accusa, la sua futura vita in paese sarebbe stata ormai irrimediabilmente compromessa.

Lei guarda fuori dalla finestra e tace. Lunedí ci sarà il falò di Pasqua, che celebra la fine del periodo buio dell’anno, è a questo che sta pensando. Liscia con le mani il telo di plastica sopra il tavolo finché non si vede piú una sola piega. Poi di colpo si mette a parlare rapidissima, racconta del matrimonio, del marito e del figlio. «Non era piú normale» dice. Non sapeva perché, forse era davvero colpa del föhn che scende giú dalle montagne. Descrive come lo ha davvero trovato. Dice che in paese non lo deve sapere nessuno, dopotutto lei deve continuare a vivere lí. Solo per questo lo ha portato nel letto, per proteggere lui e se stessa dallo scandalo, sennò non ci se ne libera piú. L’avvocato non la interrompe. Lei gli chiede se lui lo sa, cosa diamine sia mai preso a suo marito, e si mette a piangere. L’avvocato solleva la testa. «Ho già sentito di persone che fanno queste cose». Le dà un fazzoletto di carta. Le dice che la decisione sull’ordinanza di custodia è domani, perché l’hanno arrestata soltanto oggi, e che lui parlerà con il giudice.

Piú tardi un agente le porta in cella un panino, uno yogurt e qualche bibita. Si scusa che sia tutta roba fredda, ma purtroppo la mensa è chiusa. Si sporge in avanti e sussurra che lei in effetti non dovrebbe venirlo a sapere, però la squadra omicidi ha trovato nel suo garage il sacco nero per l’immondizia con dentro la muta da sub. Stanno tutti aspettando il referto del medico legale.

Lei non tocca cibo. Anche quella notte quasi non chiude occhio.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.